Mercoledì 23 aprile sono venuti da Roma due responsabili della “Fondazione Don Bosco nel mondo” per premiare nella aula magna della scuola media salesiana di Bra gli allievi che hanno partecipato numerosi al Concorso proposto a tutte le scuole salesiane d’Italia di ogni grado, “Sògnati da grande”, declinato in tre domande:

1. Qual è il tuo sogno?

2. Come immagini il tuo futuro?

3. Chi vorresti diventare da grande?

Nella categoria “Sognatori emergenti” 9-12 anni si é aggiudicata il primo posto Emma Cornaglia della seconda B. Nella cerimonia di presentazione la vincitrice ha letto il suo sogno espresso con convinzione in una forma curata ed incisiva. Mentre leggeva sullo schermo veniva proiettato il disegno da lei eseguito con perizia e molta originalità. A lei il premio di un paio di moderne cuffie audio e un’originale borraccia personalizzata, che sarà consegnata anche a tutti i 104 allievi che hanno partecipato al concorso. Alla scuola è stata assegnata, oltre ad una elegante targa commemorativa, una somma considerevole che verrà utilizzata per acquisto di materiale sportivo e didattico.

I responsabili intervenuti si recheranno nei prossimi giorni nelle altre scuole salesiane che si sono distinte con lavori interessanti ed originali. Lo scopo della presenza dei responsabili dell’iniziativa resta quello educativo: stimolare nei giovani la ricerca di un loro futuro significativo per sé  e per gli altri alla luce dei sogno che Giovannino Bosco fece a 9 anni riguardante il suo futuro. Infatti all’inizio dell’incontro sono stati presentati i programmi di aiuto di Missioni Don Bosco a favore dei giovani poveri in tutto il mondo, come testimonianza e stimolo alle future generazioni.

VINCITORI CONCORSO 2025

SOGNATORI EMERGENTI (9-12 ANNI) 

  1. Ex aequo a pari voti:
    1. Disegno e testo di Emma Cornaglia, 2a A, ICP – Bra S. Domenico Savio
    2. Video della 2a A, ISI – Palermo Villa Ranchibile 
  2. Video della 2a A, ILE – Treviglio Sacra Famiglia
  3. Video-canzone Sez. A [1a A] (Brunato/Cattani), INE – Trento Maria Ausiliatrice

SOGNATORI ASSOLUTI (13-15 ANNI)

  1. Disegno di Chiara Amico (II A), ICC – Roma Pio XI
  2. Disegno-animazione di Elisa Miletta (II A), ICC – Roma Pio XI
  3. Video della 3a A, INE – Mezzano di Primiero S. Croce

SOGNATORI AFFERMATI (16-18 ANNI)

  1. Ex aequo a pari voti:
    1. Video della 3a Ristorazione sez. B, ICC – Roma Borgo Ragazzi
    2. Disegno e testo di Andrea Merolle VB, ICC – Roma Pio XI

Ecco il lavoro che ha meritato il premio:

Io, da grande, vorrei diventare una calciatrice professionista. Fin da piccola, ho sempre avuto qualcosa di diverso dalle altre mie coetanee. A differenza delle altre ragazze, a me ha sempre appassionato il calcio e, invece, non mi sono mai interessata agli altri sport più femminili. Mi piaceva differenziarmi dalla massa e questo non accadeva soltanto tramite lo sport che praticavo, bensì anche nel modo di vestire, di parlare e di pettinarmi. Io me ne rendevo conto di essere diversa, ma, a dire la verità, non mi pesava per nulla anche perché, fortunatamente, nessuno mi ha mai giudicata, esclusa o presa in giro. La mia famiglia mi ha sempre supportata e non mi ha mai impedito di praticare calcio: io sono molto grata ai miei genitori per questo e non smetterò mai di ringraziarli.

Secondo me, per realizzare il proprio sogno, bisogna riuscire a superare tre tappe della vita: la prima è quella della felicità perché si avverte di avere “l’occasione più importante”, la seconda è quella più difficile perché si potrebbe cadere nello scoraggiamento e, di conseguenza, perdere la voglia; la terza invece ridona la speranza.

Per diventare calciatore ci sono anche in questo caso due strade: la prima è composta dai “raccomandati”: il loro, a parer mio, non è un vero sogno perché viene realizzato da qualcun altro. La seconda è composta, invece, da persone che faticano e si impegnano per portare a termine il loro sogno e, in caso non lo riuscissero a raggiungere, devono essere comunque grati a loro stessi. Questo, per me, è il percorso da seguire perché è nostro e di nessun altro. Io preferisco non riuscire a realizzare il mio sogno ma, comunque, provarci fino allo sfinimento perché essere onesti con sé stessi è la cosa più importante.