Come da tradizione ben collaudata, anche quest’anno é stata proposta la gita delle famiglie della scuola media salesiana sui luoghi storici di Don Bosco. Dopo la visita dello scorso anno a Torino Valdocco, quest’anno la meta è stata il Colle Don Bosco, luogo che ha dato i natali al Santo e ha visto scorrere i primi anni della sua infanzia vissuta tra stenti materiali, ma in una famiglia ricca di valori spirituali.

Era la domenica 23 ottobre quando circa 130 tra genitori, figli, nonni e insegnanti si sono dati appuntamento sul grande piazzale della basilica. Alle ore 10 inizia la visita guidata dal preside e dal prof. Raspini. Mentre un gruppo visita la casetta dove Giovannino Bosco é vissuto a partire dai 2 anni, l’altro gruppo si sofferma presso il pilone del famoso sogno dei 9 anni, che ha segnato la vita del giovane Bosco. Una sosta presso l’imponente statua di mamma Margherita era doverosa, vista l’enorme importanza che questa donna illetterata, ma ricca di saggezza e di virtù cristiane, ha avuto nel mantenimento e nell’educazione dei figli.

Alle 11 i due gruppi si riuniscono nella basilica superiore, dove partecipano alla Messa animata dal coro dei ragazzi. La chiesa si presenta in tutta la sua maestosità con la gigantesca statua in legno del Cristo risorto che troneggia nell’abside e il caldo rivestimento in legno chiaro posto sulle pareti e all’interno della cupola. Dopo la foto ricordo sulla rampa della basilica, ci si organizza a gruppi per consumere in allegria il pranzo al sacco.

Nel pomeriggio inizia la passeggiata sulle ridenti colline in direzione Morialdo, minuscola frazione dove si trova la casa abitata dalla famiglia di San Domenico Savio. Il giovane santo incontrerà Don Bosco presso la sua casetta e accetterà l’invito di recarsi a Valdocco. Si visita pure la chiesetta con accanto una minuscola saletta che fungeva da aula scolastica frequentata in periodi diversi dai nostri due santi.

Al ritorno si conclude la visita guidata alla casa del fratello Giuseppe, che negli anni ospiterà sovente Don Bosco quando da Valdocco si recava sui luoghi natii, sovente in compagnia dei suoi ragazzi nelle famose passeggiate autunnali. Accanto si trovano il museo della civiltà contadina, che contiene attrezzi e fotografie dell’Ottocento, e il primo santuarietto dedicato a Maria Ausiliatrice, costruito negli anni della prima guerra mondiale e destinato ad accogliere i numerosi pellegrini che iniziavano a salire al Colle per onorare il Santo.

Infine si visita il grande museo missionario, da poco restaurato e modernizzato, contenente reperti delle popolazioni indigene raggiunte dagli eroici missionari salesiani inviati con tanta lungimiranza da Don Bosco stesso.

Il ritrovo nella basilica inferiore chiude la giornata, vissuta in serenità nella terra in cui è nato il germe del carisma salesiano che si diffonderà rapidamente in tutto il mondo.