Lunedì scorso gli allievi di terza media hanno avuto un’ottima occasione per conoscere meglio una nazione che stavano studiando in geografia. Conoscerla sui libri e conoscerla dal vivo andando sul posto o almeno incontrando una persona originaria di quel luogo è tutt’altra cosa. Certo più interessante e coinvolgente. Così è stato. E’ venuto a parlare alle due classi terze riunite nel grande salone della scuola don Kenneth Nnadi, originario della Nigeria sud orientale zona Ibo, una nazione che con i suoi 200 milioni di abitanti, e forse anche di più, detiene il primato del continente africano. Gli allievi avevano raccolto nei giorni precedenti varie domande, a cui don Kenneth ha risposto con una serie di immagini a lungo commentate.
In primo luogo ci ha presentato la bandiera: il verde per simboleggiare la sua terra fertile, il bianco per simboleggiare la pace; infatti non c’è il rosso perché la Nigeria è un paese pacifico che si è guadagnato l’indipendenza senza fare la guerra e spargere sangue. Lo stemma della Nigeria é composto da un’aquila che simboleggia la forza e due cavalli bianchi che simboleggiano la pace. Lo scudo contiene una “y” che rappresenta i due fiumi più importanti. L’arco dove è appoggiata l’aquila richiama i colori della bandiera nigeriana, invece il prato verde simboleggia la fertilità della terra con i fiori rossi tipici di quelle zone.
Questa grande nazione, bagnata dall’oceano Atlantico, è formata da 36 Stati. La lingua ufficiale è l’inglese perchè in passato è stata una colonia inglese. In molte scuole si usa la divisa per non rimarcare la distinzione tra ricchi e poveri. Per raggiungerle occorre camminare molte ore perché sono molto distanti dai villaggi. I ragazzi però vanno volentieri e si impegnano molto nello studio: per loro e per le loro famiglie rappresenta una risorsa per il futuro.
Don Kenneth, prima di essere don, era uno di loro. Ha compiuto gli studi superiori e quando ha incontrato i salesiani, arrivati in Nigeria negli anni 80’, ha deciso di diventare come loro. Come altri suoi compagni, é stato inviato in Italia per completare i suoi studi dopo l’ordinazione sacerdotale. Ed ora si trova nella casa salesiana di Bra dove segue in particolare la formazione spirituale degli allievi del centro di formazione professionale. Significativo questo scambio tra Piemonte e Nigeria, in andata con i primi missionari piemontesi che hanno impiantato Don Bosco in terra africana, e ora viceversa con i primi salesiani nigeriani che vengono in Italia per offrire risorse giovani all’ispettoria piemontese.
Gli allievi di Terza